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CHIOSTRO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VERITA’
STORIA E DESCRIZIONE
A sinistra della chiesa di Santa Maria della Verità vi è l’ex convento dei Carmelitani Scalzi, attuale sede del Museo Civico che, costituito nel 1955, è stato riaperto nel 1994 dopo un lungo periodo di chiusura con un nuovo allestimento e ordinamento delle raccolte. Attualmente il Museo presenta il suo patrimonio seguendo un ordine cronologico su tre livelli espositivi: dai reperti dell’età del ferro ai documenti del secolo XIX. Il chiostro gotico a pianta quadrata risale al secolo XIII. Due lati, quello sud e quello nord, esibiscono eleganti quadrifore, mentre gli altri due delle pentafore, con un lato sormontato da trifore del secolo XIV. Il pozzo al centro del chiostro risale al 1536 e proviene dal distrutto monastero di Sant’Agostino. Sotto il porticato sono esposti numerosi sarcofagi in nenfro risalenti ad un periodo compreso tra il IV e il II secolo a.C., provenienti da tombe a camera di Musarna, Norchia, Castel d’Asso e di una località nei pressi di Viterbo detta “Cipollaretta”. Dall’angolo opposto all’ingresso si accede al grande salone (Sala I del Museo Civico) probabilmente un tempo l’antico refettorio.